martedì 14 agosto 2012

Giorno 8

Oulu-Rovaniemi, 8 agosto 2012

La notte in cottage trascorre meravigliosamente, nonostante la bassa temperatura, e non poteva che essere così. Ci svegliamo pieni di energia ed entusiasmo: oggi si va in Lapponia!
Colazione calda e doccia fredda, poi pronti a partire. Torniamo in città con il 17 (senza autista pazzo coi baffi, stavolta), diretti in stazione. Il meteo ci preoccupa. La giornata è ancora una volta uggiosa, il freddo ci spacca le mani e ci penetra le ossa. Decidiamo allora di entrare in un negozio che vende abbigliamento e accessori da sopravvivenza dove, senza comprare in fondo niente di che, spendiamo una fortuna. Cosa che si rivelerà più che mai utile, compriamo entrambi una felpa in grado di coprire tutto il corpo dalla vita in su eccetto gli occhi e le dita delle mani. Siso compra anche una posata incredibilmente brutta, ma molto funzionale, che è al tempo stesso forchetta, coltello e cucchiaio. Un forchiucchiello, insomma.
Così equipaggiati, continuiamo ad attraversare Oulu. Dopo la solita spesa inspiegabilmente troppo costosa (1 litro d'acqua= 2,50 fottuti euro), arriviamo in stazione. Il nostro treno è prossimo a partire e, una volta saliti, pranziamo al calduccio del vagone. 
Arriviamo a Rovaniemi nel tardo pomeriggio, più o meno verso le 18. In cielo si rivede finalmente un timido sole, ma l'aria lappone non sembra risentirne. L'ostello che abbiamo scelto per la notte è vicinissimo alla stazione, ma trovarlo è stato più difficile del previsto visto che la segnaletica pare proprio messa a ca..so. 
Arriviamo alla GuestHouse Borealis, questo il nome della struttura, dopo un buon quarto d'ora. All'improvviso la giornata, e il viaggio, sembrano prendere una piega più interessante e simpatica: Siso si rende conto di aver lasciato soldi (tutti) e documenti (tutti) in treno, all'interno di una specie di marsupio Quechua. Abbandonato il pesante zaino al Nero, comincia la sua folle corsa. Arrivato al binario da cui eravamo poco prima scesi, però, si accorge che manca qualcosa: il treno. A un passo dal collasso e dalle lacrime chiede aiuto ad una bigliettaia gentile. Una funzionaria chiamata al telefono arriva placida in soccorso accompagnandolo al deposito dei vagoni. Dopo una ricerca disperata, il marsupio viene ritrovato in bagno. Con un sorriso a 64 denti e un tutto nuovo senso di responsabilità (mai vero!), Siso torna dal Nero e la compagnia è di nuovo riunita: grandi esultanze per il ritrovamento. CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! CAMPIONI DEL MONDO! Con rinnovata fiducia nell'avvenire, entriamo nell'ostello. Ci accoglie una signora che vuole imparare l'italiano, e un'inverosimile quanto accogliente atmosfera familiare ci circonda all'improvviso. Dopo un piccolo momento di incertezza, la proprietaria trova una doppia disponibile per la notte. Lasciamo gli zaini e andiamo in città. 
Rovaniemi è la residenza ufficiale di Babbo Natale e, pertanto, è giusto che sia almeno un po' surreale. Il centro, infatti, ha una fisionomia tutta particolare dovuta alla geniale idea di un architetto di ricostruire le strade, dopo i bombardamenti della guerra, sul disegno delle corna di renna. Ora, voi avete presente le corna di renna? Ecco. 
Affascinati dalla particolare forma delle strade, cerchiamo un posto per mangiare dopo esserci resi conto che tutti i maledetti negozi chiudono alle 17. Ma che cosa fa la gente quassù? Dopo un giro di ricognizione, decidiamo che sarebbe stato divertente, a 8 km dal Napapiiri (Circolo Polare Artico), mangiare in un ristorante indiano gestito da filippini. Non una brutta cena, comunque, accompagnata dalle note melanconiche di "My heart will go on".

Prima di tornare in camera, compriamo qualche birra e brindiamo in riva al lago. Brindiamo alla Finlandia, ai suoi paesaggi, alle sue stranezze e alle sue cassiere.
Questa è l'ultima notte in terra finnica: domani ci aspetta il lunghissimo pullman per Honningsvag.

"E' sotto i raggi del sole che si vede la polvere." Proverbio finlandese

Andrea e Silvano


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