venerdì 3 agosto 2012

Giorno 2

Helsinki, 2 agosto 2012.

Riprendiamo da dove avevamo lasciato. Con passo svelto siamo arrivati in tempo alla Metro, prendendo l'ultima corsa fino al nostro campeggio. Praticamente digiuni ci siamo buttati sui sacchi a pelo come bambini a gommolandia e, dopo qualche doverosa cazzata serale, siamo crollati tra le braccia di Morfeo.
In modo abbastanza traumatico, ci rendiamo conto che alle 4.30 di notte il sole già splende. Evvai.
Continuiamo a dormire in modalità Metapod. ("Vai Siso usa rafforzatore!")
In mattinata la fame inizia a farsi sentire, ma visto che la colazione al ristorante è da borghesi ci avventuriamo alla ricerca di cibo (vestiti come ieri, chiaramente). Dopo una prima spedizione fallimentare in un piccolo, ma vicino supermercato, tipico terreno di caccia dell'uomo moderno, chiediamo informazioni per trovarne un secondo. La cattiva notizia è che è lontano, quella buona è che per arrivarci dobbiamo attraversare un bosco. Assurdo. Consumiamo finalmente la nostra colazione su una panchina senza schienale: latte e cereali serviti in bicchieri di plastica. Quanta bellezza c'è nel mondo.

Dopo una breve sosta in tenda per alleggerirci del carico superfluo, muoviamo verso Helsinki dopo aver progettato un itinerario ideale, percorribile interamente a piedi, date le ridotte dimensioni del centro. Degne di nota le due cattedrali, la luterana Tuomiokirkko e la famosa Uspenski di mattoni rossi.
Breve sosta meditativa sul molo, vento tra i capelli (per chi se lo può permettere) e odore di sale.
Approfittando di una fiera, giriamo per le bancarelle di un mercatino a Kauppatori. Continuiamo il nostro cammino fino al famoso mercatino delle pulci permanente di piazza Hietalahti, dal quale veniamo brutalmente cacciati causa imminente quanto inaspettata (sono le 17.30, maledizione) chiusura.
Gelatino scadente in un costoso fast food locale prima di avviarci di nuovo verso il campeggio. Ci riforniamo delle provviste per la cena in un vicino supermercato, rischiando l'ipotermia visti i 25 gradi sottozero del banco frigo.
Menu cena:
1. 6 uova strapazzate e 9 wurstel a tocchi con un pizzico di Curry;
2. 6 hamburger violacei con un pizzico di Curry;
3. tanta carne a pezzi con un pizzico di Curry.
Il tutto innaffiato con del buon birro nazionale.

Giusto il tempo di decidere la prossima tappa e poi di nuovo in tenda: stanchi, sporchi, ma felici.

Andrea e Silvano

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